Annata 2017: una vendemmia per veri vignaioli.

Una vendemmia, quella appena conclusa, veramente complicata. È stata senz’altro la conferma di ciò che ho sempre sostenuto fin dall’inizio di questo mio percorso 32 anni fa:

“La diversità tra una vendemmia e l’altra è una delle cose più intriganti e stimolanti di questo lavoro.”

Ogni stagione, ogni vendemmia è una storia a sé. Consapevole del fatto che il clima ne è il vero protagonista e l’uomo con la sua esperienza ne è il suo più grande interprete, ho compreso al meglio come accompagnare l’uva alla sua maturazione perfetta e con arduo impegno, ho deciso il momento giusto della vendemmia. Quella del 2017 è stata senz’altro una stagione complicata sin dal suo inizio, quando ai primi di maggio una gelata ha messo a dura prova i vigneti ed il sottoscritto, colpendo soprattutto le varietà precoci. Ha seguito poi, un breve periodo con condizioni stabili tipiche della stagione, fino all’ arrivo del grande caldo e della siccità dei mesi estivi che ha ridotto la produzione in media del 25%.

Vendemmia di conseguenza anticipata a fine agosto in condizioni estreme che ci hanno costretto a vendemmiare nelle prime ore del mattino dedicandoci poi al lavoro in cantina nel pomeriggio. Così facendo le uve giungevano in cantina con temperature mitigate dal fresco clima mattutino: unica soluzione, considerate le alte temperature, che ci permetteva di preservare al meglio le note varietali dei vini. Una attenzione maniacale è stata riposta nel seguire la maturazione delle uve, cercando il momento perfetto per la loro raccolta e il giusto equilibrio tra zuccheri ed acidità esaltando cosi anche le peculiarità dei vini.

I vini bianchi 2017 esprimono esattamente ciò che mi aspettavo: una grande espressione varietale nel bicchiere, un'acidità ed alcool che si equilibrano, conferendo al vino un carattere ed una bevibilità di primo ordine.

La vendemmia delle uve rosse 2017 è stata accompagnata da un clima meno torrido e le prime vere piogge della stagione hanno dato respiro ai vigneti, conferendo loro la giusta energia e nutrire al meglio i grappoli.
Ottime le maturazioni fenoliche con prospettive davvero interessanti per i futuri Ad Nonam ed Hora Sexta, vini con un'incredibile concentrazione di antociani nel colore e di tannini duri che l’affinamento in legno saprà renderli più morbidi e setosi.

Insomma una vendemmia, quella del 2017 sicuramente scarsa in produzione ma molto promettente in qualità. Da adesso, è compito nostro seguire con attenzione tutte le fasi di maturazione dei vini fino ad arrivare al momento finale, l’imbottigliamento.

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